Scrittore dalmata. Fu uno dei migliori lirici di scuola petrarchista della
letteratura rinascimentale dalmato-ragusea. Di nobile famiglia, visse una
gioventù travagliata dalle lotte politico-sociali che sconvolsero la sua
terra. Delle sue prime opere (distrutte da lui in età avanzata) non
è rimasta che una traduzione poetica da Ovidio. Alla letteratura egli si
dedicò sempre con uno squisito senso di aristocratica, rinascimentale
eleganza. Suoi modelli furono Bembo, Ariosto, vari altri petrarchisti italiani e
i poeti ragusei. In onore di Ragusa scrisse la sua opera migliore, il dramma
La schiava. Dopo la sua morte, il figlio adottivo Antonio pubblicò
a Venezia i
Componimenti (Lesina 1485 circa - 1553).